Scritto da Redattore NewsPubblicato il: 22 Aprile 2021Categoria:

 

Non viene rispettata la privacy dei detenuti che effettuano i colloqui telematici con i proprio famigliari. Per questo, con un comunicato congiunto, il Garante per la protezione dei dati personali e il Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale, richiamano il rispetto della riservatezza.
Tale richiamo è nato a seguito di diverse segnalazioni relative a episodi nei quali le video-telefonate e i colloqui via Skype delle persone detenute si sarebbero svolti in assenza delle necessarie condizioni minime di riservatezza e, in particolare, in violazione del divieto di controllo auditivo da parte del personale di custodia.

 

Per questo motivo i garanti richiamano le Direzioni degli Istituti penitenziari e gli operatori addetti al rispetto di alcune essenziali garanzie per la tutela della riservatezza delle persone detenute che accedono a tale modalità di comunicazione o colloquio via Skype.


Raccomandano, fatte salve eventuali misure disposte con provvedimento dell’Autorità giudiziaria, di approntare le postazioni di collegamento in maniera tale da consentire al personale di custodia di controllare visivamente a distanza il colloquio, avvicinandosi allo schermo solo per procedere alle necessarie operazioni di identificazione degli interlocutori, senza tuttavia ascoltare la conversazione.

 

Inoltre, raccomandano che l’accertamento dell’identità del corrispondente avvenga all’inizio e al termine della conversazione con il tempestivo abbandono dell’ambiente di comunicazione per garantire la riservatezza della conversazione.

 

Fonte: https://www.federprivacy.org

 

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